2. Il nigrigenis nel suo habitat
L'Inseparabile nigrigenis vive in un'area molto ristretta al confine dello Zambia e della Rodesia, in una piccola regione dello Zimbawe settentrionale, attorno al fiume Zambesi
e alle cascate Vittoria. Il suo aerale, abbastanza piccolo, si estende per circa 130 km di diametro. Si nutre di piccoli semi (scagliola, miglio, panico), di frutta, di
bacche e di germogli. Vive, fuori del periodo riproduttivo, in piccoli gruppi (tra 20 e 50 uccelli) nelle vallate situate tra i 600 e i 1000 metri s.l.m. Compie spostamenti casuali e
forse anche migrazioni stagionali. Il suo verso di richiamo è stridulo e con un tono molto alto.
L’Inseparabile nigrigenis è stato fatto oggetto, soprattutto all’inizio del secolo scorso, a indiscriminate catture e a frequenti e numerose esportazioni sia verso l’Europa che
verso l’America. Ciò ha così seriamente compromesso la sua sopravvivenza da vietarne, ormai da alcuni anni, la sua esportazione. Non è escluso inoltre che presto questa specie venga
iscritta all’Appendice I della Convenzione di Washington.
3. Avicoltura
Non facile da riprodurre anche a causa di una certa incostanza soprattutto nella deposizione che risulta essere spesso saltuaria e discontinua. I giovani, più piccoli dei pullus
dei roseicollis, crescono velocemente e sono simili, nel piumaggio, ai genitori, anche se manca la brillantezza dei colori che contraddistinguono gli adulti. Si involano a 45
giorni circa dalla nascita. I risultati migliori si ottengono in voliera allevandoli in colonia insieme anche ad altri agapornis. L'importante è introdurre nell'aviario coppie
sicure e ben affiatate per evitare inutili ibridazioni.
Numerose mutazioni sono state indotte in questa specie con accoppiamenti con personata mutati. Sola la mutazione blu, apparsa in Danimarca, sembra essere
l'unica verificatasi spontaneamente in questo Inseparabile.
4. Notizie storiche
La prima riproduzione documentata del nigrigenis risale al 1908 in Germania presso l’allevamento della signora J. Prove. Nei primi tempi essi apparvero uccelli facili da
riprodurre e si diffusero notevolmente. Furono stabiliti vari records: alcune coppie in 7-8 anni produssero oltre 100 soggetti, altre si riprodussero regolarmente a soli 4 mesi d’età.
Tuttavia, a dispetto di tale facilità riproduttiva già nel 1925 erano scomparsi dagli allevamenti forse perché la facilità della riproduzione aveva indirizzato gli allevatori a
dedicarsi all’allevamento di altre specie che nel frattempo erano state importate.. Reintrodotti per importazione nel 1926 ad opera di un certo Sig, Chapmann nel 1958 essi erano
di nuovo rari.
Oggi la situazione pare un po’ migliorata anche se il nigrigenis rimane un pappagallo non facile da riprodurre forse soprattutto a causa della sua incostanza. Forse proprio per questa
ragione vale la pena insistere nel suo allevamento in purezza!